diario di un lungo e "lontano" viaggio sahariano, compiuto circa trent'anni fa a cammello insieme a un gruppo di guide Tuareg lungo le piste delle "azalay", le mitiche carovane di sale, diventa anche il diario di un pellegrinaggio nella dimensione mistica e spirituale del Deserto, e di un'esplorazione alla scoperta della storia e delle civiltà del Sahara. Riprendendo i testi dei grandi viaggiatori e storici arabi, oggi quasi dimenticati in Occidente, Al Bakri, Al Idrisi, Ibn Khaldoun, 'Abulfeda', Ibn Battuta, Al Kati, Al Yaqubi, Al Sa'adi, Al Wazzan El Zayaty noto in Europa come 'Leone l’Africano', l'autore ripercorre la storia turbolenta e grandiosa dei secoli di grandezza e splendore del Sahara, con i grandi Regni Sahariani e gli opulenti Imperi Neri del 'Bilad-as-Sudan': gli Imperi del Ghanah e del Mali, del Soso e di Askia, degli Almoravidi e dei Songhai. E, dalle pieghe di un remoto passato, riemerge l'epica di mitici condottieri e sfarzosi sovrani: Okba Ibn Nafi; Abu Bakr e Yusuf Ibn Tachfin; Sumanguru Kante 'Il Turbine' e Sun Dyata 'Il Leone del Mali'; Kanku Musa e Sonni Ali; Askya Muhammad 'Il Grande'. Dai racconti dei suoi compagni Tuareg e soprattutto dell’amico indimenticato, Ali Mohamed Alyoù, "maestro di cultura Tuareg e di vita del deserto", emerge il mondo arcaico e dimenticato, con i suoi codici d'onore e di cavalleria, con i suoi poemi immortali, con la sua intensa spiritualità, delle antiche civiltà del Sahara. E il lungo viaggio nel "mare" sconfinato del deserto, nell' "oceano dove non pesca il remo", diventa, poco a poco, un cammino nei misteri della propria interiorità, un viaggio alla ricerca di se stessi.